Oggi
giornata di sbattimenti e di attese…
La
giornata l’ho iniziata svegliandomi alle 4:30 senza più riuscire a dormire…
Alla
fine verso le 5 e mezza mi sono alzato e sono andato a bermi un bel caffè della
mia immancabile moka da viaggio.
Fatto
ciò ho seguito tutti i passaggi del risveglio dei bambini e della loro preparazione
per andare a scuola ed almeno lì ho iniziato a vedere dei miglioramenti.
Una
volta che tutti i bimbi sono usciti io, la responsabile e una bambina (Melinda)
con sua mamma siamo usciti prima per portare la piccola dal dottore e poi per
iniziare le pratiche per il prolungamento del mio visto.
Gli
ospedali anche qui hanno tempistiche abbastanza lunghe e quindi abbiamo passato
la mattinata tra diversi uffici ospedalieri ed infine siamo andati dal pediatra
che, dopo aver fatto la visita e richiesto una lastra al torace, ci ha detto di
tornare nel pomeriggio per il ricovero della piccola.
Nella
pausa a pranzo siamo passati dal direttore dell’ospedale cattolico di Fianara (padre
Zocco) che sarà il mio garante per il visto e lì sono iniziati ad uscire i
primi problemi. (E te pareva!!!!)
Alla
fine, con il mio visto attuale, potrò stare qui soltanto ancora 2 mesi (fino al
5 luglio) e questo perché superata quella data (cioè la soglia dei 3 mesi) ho
bisogno di un visto di residenza che mi può essere rilasciato solo in Italia. [MERDA…
Qui l’unica soluzione che ho trovato è quella di andare in un altro paese
vicino per una vacanza e poi rientrare in Madagascar con un nuovo visto
turistico].
Io
di questa cosa avevo già parlato con l’associazione che “stupidamente” ha
pensato ci poter fare tutte le pratiche a lavori in corso ed invece non è così…
Non
potete capire il nervoso che avevo addosso perché oltretutto mi sono passato
tutto il pomeriggio a girare uffici governativi dove ognuno mi diceva una cosa
diversa e per ogni colloquio dovevo aspettare delle ore (il primo ufficio mi
aveva addirittura detto che dovevo tornare direttamente il 6 maggio e in quel
momento mi si è davvero gelato il sangue nelle vene).
Alla
fine sono riuscito a strappare il prolungamento di 60 giorni e dopo aver
compilato tutti gli incartamenti abbiamo portato la bambina all’ospedale per
ricoverarla.
Nel
frattempo delle attese mi sono fatto spiegare un po’ cos’ha Melinda e dovrebbe
avere una rara patologia delle ossa che non la fa crescere (ha 7 anni e pesa
circa 8 kg) e probabilmente le sue prospettive di vita non sono molto longeve.
Quando
sono entrato in pediatria ero incazzato nero per la storia del visto, per il
fatto di essermi fatto mille sbattimenti negli ultimi mesi per poterne lavorare
solo 3; pensavo alle mie tempistiche di Curriculum e opzioni future ma una
volta dentro alla corsia di pediatria, sentendo quelle decine di bambini
piangere e lamentarsi dal dolore, vedere i loro genitori accanto pronti a
tranquillizzarli e guardando Melinda, magrissima con gli occhioni gonfi pieni
di lacrime mi sono sentito una merda nel mio egoismo e lì mi sono ricordato di
una frase che descrive quello che deve essere il senso del mio viaggio
“Tutti
crediamo che quello che facciamo sia importante, che le persone pendano dalle
nostre labbra, che diano importanza a quello che facciamo e pensiamo...
La
verità è che devi considerarti fortunato se anche solo di tanto in tanto, fai
sentire qualcuno, chiunque, un po' meglio!!!”
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