lunedì 22 aprile 2013

22 Aprile


Oggi giornata di sbattimenti e di attese…
La giornata l’ho iniziata svegliandomi alle 4:30 senza più riuscire a dormire…
Alla fine verso le 5 e mezza mi sono alzato e sono andato a bermi un bel caffè della mia immancabile moka da viaggio.
Fatto ciò ho seguito tutti i passaggi del risveglio dei bambini e della loro preparazione per andare a scuola ed almeno lì ho iniziato a vedere dei miglioramenti.
Una volta che tutti i bimbi sono usciti io, la responsabile e una bambina (Melinda) con sua mamma siamo usciti prima per portare la piccola dal dottore e poi per iniziare le pratiche per il prolungamento del mio visto.
Gli ospedali anche qui hanno tempistiche abbastanza lunghe e quindi abbiamo passato la mattinata tra diversi uffici ospedalieri ed infine siamo andati dal pediatra che, dopo aver fatto la visita e richiesto una lastra al torace, ci ha detto di tornare nel pomeriggio per il ricovero della piccola.
Nella pausa a pranzo siamo passati dal direttore dell’ospedale cattolico di Fianara (padre Zocco) che sarà il mio garante per il visto e lì sono iniziati ad uscire i primi problemi. (E te pareva!!!!)
Alla fine, con il mio visto attuale, potrò stare qui soltanto ancora 2 mesi (fino al 5 luglio) e questo perché superata quella data (cioè la soglia dei 3 mesi) ho bisogno di un visto di residenza che mi può essere rilasciato solo in Italia. [MERDA… Qui l’unica soluzione che ho trovato è quella di andare in un altro paese vicino per una vacanza e poi rientrare in Madagascar con un nuovo visto turistico].
Io di questa cosa avevo già parlato con l’associazione che “stupidamente” ha pensato ci poter fare tutte le pratiche a lavori in corso ed invece non è così…
Non potete capire il nervoso che avevo addosso perché oltretutto mi sono passato tutto il pomeriggio a girare uffici governativi dove ognuno mi diceva una cosa diversa e per ogni colloquio dovevo aspettare delle ore (il primo ufficio mi aveva addirittura detto che dovevo tornare direttamente il 6 maggio e in quel momento mi si è davvero gelato il sangue nelle vene).
Alla fine sono riuscito a strappare il prolungamento di 60 giorni e dopo aver compilato tutti gli incartamenti abbiamo portato la bambina all’ospedale per ricoverarla.
Nel frattempo delle attese mi sono fatto spiegare un po’ cos’ha Melinda e dovrebbe avere una rara patologia delle ossa che non la fa crescere (ha 7 anni e pesa circa 8 kg) e probabilmente le sue prospettive di vita non sono molto longeve.
Quando sono entrato in pediatria ero incazzato nero per la storia del visto, per il fatto di essermi fatto mille sbattimenti negli ultimi mesi per poterne lavorare solo 3; pensavo alle mie tempistiche di Curriculum e opzioni future ma una volta dentro alla corsia di pediatria, sentendo quelle decine di bambini piangere e lamentarsi dal dolore, vedere i loro genitori accanto pronti a tranquillizzarli e guardando Melinda, magrissima con gli occhioni gonfi pieni di lacrime mi sono sentito una merda nel mio egoismo e lì mi sono ricordato di una frase che descrive quello che deve essere il senso del mio viaggio
“Tutti crediamo che quello che facciamo sia importante, che le persone pendano dalle nostre labbra, che diano importanza a quello che facciamo e pensiamo...
La verità è che devi considerarti fortunato se anche solo di tanto in tanto, fai sentire qualcuno, chiunque, un po' meglio!!!”

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