domenica 26 maggio 2013

Tirando le conclusioni

Stamattina al mio risveglio ho guardato il sole pensando che sarà l’ultimo su quest’isola.
Visto il momento mi sembra giusto tirare le conclusioni di questa esperienza.
Innanzitutto è stata molto più breve di quanto previsto ma comunque è riuscita a darmi un’idea del lavoro verso cui mi sto dirigendo.
In questa periodo ho potuto sperimentare le tecniche di Project Management studiate durante l’università e se avessi il tempo e tutte le carte a posto sono sicuro che avrei fatto un ottimo lavoro.
Alla fine di questa esperienza torno a casa con la consapevolezza di cosa vuol dire fare questo tipo di lavoro e con la certezza che è quello che voglio fare nei prossimi anni della mia vita. (che a 23 anni è già una gran cosa!!)
Inoltre mi ha dato la possibilità di migliorare molto il mio Francese che ormai, almeno a livello di parlato, è ad un ottimo livello.
Infine a livello personale mi ha ridato la cosa più importante di tutte e che mi mancava da ormai molto tempo… La Pace con Me Stesso!

Tornato da questo viaggio mi sento rinato come persona, mi sento davvero di aver ripreso quello che ero e ora sono pronto a ripartire con il nuovo Tommy2.0!!!

Ultimi giorni

Dopo quella bella giornata ad Ambatolampy mi sono direttamente spostato in un hotel vicino all’aeroporto dove passerò gli ultimi giorni di Madagascar.
Speravo ci fosse qualcosa in questa cittadina ma invece è proprio un posto di passaggio ma almeno ho trovato un bel ristorante per le ultime scorpacciate di filetto e l’hotel ha un bel giardino con internet.
Avendo molto tempo libero e il web ho iniziato la mia ricerca per il prossimo lavoro e per la prossima partenza.
Come ricordavo non è affatto facile ma visto il mio CV e la mia determinazione resto ottimista.
Io spero sempre nell’Asia ma non avendo ancora molta esperienza dovrò accettare quel che arriva anche se davvero non vorrei un’altra isola visto che le mie ultime due esperienze su quei lembi di terra in mezzo al mare non sono andate molto bene.
Sinceramente non lascio questo paese con la voglia e l’idea di tornarci perché, forse anche per colpa della mia situazione lavorativa non idilliaca, non sono riuscito ad innamorarmi di questo luogo ma soprattutto di questo popolo.
Nei miei due mesi di vita qui ho trovato davvero poche persone Vere, che avevano voglia di conoscerti e farsi conoscere senza un secondo fine.
Oggi ho letto una frase secondo me giustissima “la felicità non è reale se non è condivisa” ecco forse a me, in questa esperienza, è mancato proprio questa condivisione e di conseguenza ho proiettato questa sensazione nel mio modo di vivere il periodo e tutto quello che ci ruotava attorno.

Mi dispiace lasciare così questo posto visto quante speranze ci avevo messo ma Così è la Vita!!!

venerdì 24 maggio 2013

Ambatolampy 23.5


Stamattina, dopo aver comprato gli ultimi regali, siamo partiti per Ambatolampy (graziosa cittadina tipica degli altopiani a 70 km dalla capitale).
Siamo arrivati intorno a mezzogiorno e dopo un ottimo filetto di zebù, ho trovato un grazioso hotel sulla strada, ricavato da una vecchia casa signorile, con un ampio giardino alberato ed una casetta (quella che era del guardiano) in cui mi sono sistemato. La stanza, molto semplice arredata con classici mobili malgasci in legno, ha anche un bel caminetto interno (utile nelle gelide notte invernali) e un letto comodo e senza affossamenti.
Dopo aver sistemato le valigie, sono partito con Mamy a farmi un giro della città. Visto che il suo centro non sono le case o la chiesa ma le risaie, siamo partiti seguendo le vecchie rotaie del treno che le costeggiano, per poi dirigerci verso la collinetta più alta. Fortunatamente oggi era giorno di mercato e quindi, non essendo in una città turistica, mi sono trovato immerso in un vero mercato malgascio fatto da mille bancarelle e costellato da una miriade di odori.
Quei begli odori che ti penetrano nel naso e che restano lì, stagnanti, come quello del letame al sole o del pesce essiccato o delle arance fresche appena sbucciate. Dopo più di due ore di cammino, usciti dal mercato, ci siamo ritrovati dentro una festa di una scuola in cui erano allestiti dei piccoli baracconi.
C’era il gioco delle palle con cui buttare giù le lattine, un altro gioco fatto coi sassi che non ho capito bene come funzionasse ed una splendida giostra coi cavalli e le macchine costruite in legno su cui i bambini potevano girare ridendo felicissimi.
Dopo questa bella passeggiata e i soliti mille sguardi su quel bizzarro vahaza col cappello di rafia in testa, siamo tornati all’hotel dove, sotto un bellissimo bersò immerso nel verde, ci siamo gustati le nostre ottime arance fresche.
Poi, al calare del sole, sono arrivati decine di uccelli simili a cicogne, che si sono appollaiati negli alberi del nostro giardino e mentre tornavo nella mia casetta ho trovato a terra una loro piuma, bianchissima ed immacolata, che terrò come ricordo di questa fantastica giornata in cui ho potuto vedere il Madagascar che piace a me…
Quello VERO!!!

Antsirabe


Alla fine la notte è andata bene e dopo aver fatto colazione sono partito con Mamy per Antsirabe dove abbiamo fatto un bel giro per tutta la città, siamo andati a vedere le terme e la piscina (dove ho dovuto camminare a piedi nudi!) e poi ho lasciato andare Mamy dalla sua famiglia e io mi sono fatto una bella passeggiata scortato da un pousse-pousse a cui alla fine ho dato 200 Ar per essere stato con me a parlare un po’. Lui mi ha detto che per comprarne uno gli servirebbero circa 350000 Ar (circa 150 euro) e la cosa mi ha sconvolto di come gli cambierei la vita con così poco.
Quando l’ho lasciato ero arrivato alla cattedrale, davvero bellissima, con le vetrate colorate in puro stile europeo ma il colore Viola delle volte in puro stile malgascio. (un buon connubio!)
Dopo la chiesa volevo continuare la mia passeggiata e girare un po’ di negozietti ma il mio stomaco ha detto “NO!!!” e allora sono tornato in hotel dove mi sono riaccasciato nel letto per 2 ore con 38 di febbre.
Alle 19:30 mi sono alzato per andare a cena e nel ristorante con un menu fantastico a prezzi ridicoli il mio stomaco è riuscito ad accettare solo un po’ di pane e marmellata col brufen(medicina per la febbre).
Almeno all’hotel ho avuto internet ed ho potuto pubblicare un po’ di articoli e scrivere sia con la mia famiglia sia con qualche amico visto che era praticamente 10 gg che non mi facevo sentire.
Poi sono tornato in stanza e nonostante non volessi addormentarmi presto ho dormito (Male) dalle 9 di sera fino al mattino seguente.
Ah già almeno ho finalmente trovato il cappello di rafia che volevo e che da ora in poi sarà sempre sulla mia testa!!

mercoledì 22 maggio 2013

21 Maggio


Stamattina, dopo aver dato a tutti i cappelli, li ho accompagnati per l’ultima volta a scuola. È stato l’unico momento in cui mi sono venute le lacrime agli occhi. Lasciare le manine di Rolland  e Serafina per farli andare con gli altri e poi prima di andare girarmi a cercare con lo sguardo la testa di tutti per dargli un’ultima occhiata.
Poi ho aspettato Mami e dopo aver cambiato i soldi siamo partiti.
Prima di lasciare la casa e salutare tutti ho voluto fare una foto col personale almeno non dimenticherò completamente il viso di nessuno. Sinceramente non ho visto molto dispiacere nei loro volti ma probabilmente non ce n’era neppure nel mio.
Dopo aver mangiato in un hotely (piccoli ristoranti malgasci) lungo la strada siamo arrivati ad Ambositra (la città dell’artigianato) e qui, dopo aver trovato un hotel fantastico che è un’opera d’arte, mi sono potuto dare allo shopping per i regali.
Ho fatto un bel giro in città con Mami e mi sono guardato mille negozietti pieni di oggetti in legno fatti a mano davvero bellissimi e in uno di questi sono anche andato nel retrobottega a vederli lavorare.
Gli attrezzi che utilizzano sono semplicissimi ma con la calme ed un buon legno creano delle vere opere d’arte!!
Dopo questo bel giro sono tornato all’hotel dove ho iniziato a stare poco bene e mi sono accasciato 2 ore nel letto coi brividi.
Poi mi sono ripreso e ho mangiato una bella zuppa, preso un brufen e l’ultima pastiglia di Lariam e sono tornato nella mia stanza per scrivere gli articoli.
Ora mi rimetto a dormire e domattina spero di svegliarmi in forma che si riparte per cambiare città!

Ultimo giorno


Oggi è festa delle pentecoste e quindi tutti i bambini sono a casa da scuola e potrò godermeli per bene..
Le mie sensazioni degli ultimi giorni sono un misto tra calma, tristezza, voglia di tornare a casa, voglia di esplorare e voglia di avere qualcuno accanto per sfogarmi.
Ormai è più di un mese che abito qui senza conoscere nessuno e piano piano la voglia di parlare tranquillamente inizia a farsi sentire ma comunque l’unica cosa che sento di aver davvero guadagnato è l Tempo, il tempo per me, il tempo per pensare, il tempo per stare addirittura delle ore in silenzio e questo fatto mi fa sentire davvero bene.

Alla fine sono stato tutta la giornata a giocare con loro, specialmente con i più piccoli, e penso a quanto gli mancherò domani quando, tornando da scuola, non mi troveranno più e nella mia stanza si sarà messo qualcun altro (immagino già serafina che busserà dicendo “Tomato! Tomato!”).
Beh poi con i più grandi gli ho fatto vedere la posizione a gambe incrociate dello yoga e che riesco a mettermi una gamba dietro alla testa alche loro sono impazziti cercando di imitarmi e non riuscendoci. (spero almeno che non si facciano male nel tentativo).
Dopo una bella giornata coi bimbi sono andato in camera a rilassarmi e a chiudere le valigie… Domani si Parte!!! 

Mare


Sabato 11 maggio sono partito, insieme al capo dell’azienda di costruzione, per andare a fare tre bei giorni di mare in vista del mio futuro rientro.
Visto che siamo partiti nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Manakara a sera inoltrata e quindi mi sono infilato nel primo hotel sulla spiaggia che ho trovato.
Fortunatamente servivano ancora la cena anche se, come al solito, ero l’unico cliente dell’albergo. Dopo una bella cena a base di zuppa di frutti di mare e riso sono andato a rilassarmi nella mia stanza dove, pronto a fare la doccia, ho scoperto non c’era acqua!!
Tranquillamente sono andato a dormire pregustandomi il sole e il mare del giorno dopo ma nella notte sono stato svegliato da un temporale spaventoso con raffiche di vento e pioggia che si abbattevano sulle mie finestre. Ho pensato “va beh sarà il solito temporale notturno e almeno domattina sarà anche bello fresco.”
Quando mi sveglio vado a fare la mia bella colazione con vista sui canali e guardando il cielo è tutto NERO e piove ancora a dirotto!!!
Nonostante il maltempo alla mattina non mi sono perso d’animo e sono andato a farmi una bella passeggiata in cui mi sono preso un paio di scrosci ed ero lavato fradico (bene visto che nn avevo fatto la doccia). Nel pomeriggio, visto che le nuvole e la pioggia persistevano, ho deciso di farmi un giro in piroga sul fiume ed anche col maltempo ho passato una bella giornata.
Visto che l’hotel era ancora vuoto, senza acqua e fuori dal centro (ovviamente continuava a piovere) il giorno dopo ho deciso di spostarmi in un albergo più vicino alla stazione dei treni con cui voglio fare il viaggio di ritorno (lonely planet lo descrive come una delle cose più belle da fare in Madagascar).
In questo hotel ho l’acqua ma solamente fredda però dopo 2 giorni è meglio di niente ed ho scoperto qui vicino un bel bar (kamaleon) gestito da un francese con cui ho passato una bellissima serata a parlare e bere birra tutti insieme (si sono aggregati a noi anche altri due francesi del posto).
Alla fine sono arrivato all’ultimo giorno e del sole ancora nessuna traccia ma almeno mi consolo pensando al viaggio di domani e facendo grandi scorpacciate di gamberoni e di pesce a prezzi ridicoli.
Nell’ultimo pomeriggio passo dalla stazione per prendermi il biglietto e trovo tutto chiuso con un bel biglietto “treni soppressi fino a data da destianrsi”.
Ma VAFFANCULO!!!