Stamattina,
dopo aver comprato gli ultimi regali, siamo partiti per Ambatolampy (graziosa
cittadina tipica degli altopiani a 70 km dalla capitale).
Siamo
arrivati intorno a mezzogiorno e dopo un ottimo filetto di zebù, ho trovato un
grazioso hotel sulla strada, ricavato da una vecchia casa signorile, con un
ampio giardino alberato ed una casetta (quella che era del guardiano) in cui mi
sono sistemato. La stanza, molto semplice arredata con classici mobili malgasci
in legno, ha anche un bel caminetto interno (utile nelle gelide notte
invernali) e un letto comodo e senza affossamenti.
Dopo
aver sistemato le valigie, sono partito con Mamy a farmi un giro della città.
Visto che il suo centro non sono le case o la chiesa ma le risaie, siamo
partiti seguendo le vecchie rotaie del treno che le costeggiano, per poi
dirigerci verso la collinetta più alta. Fortunatamente oggi era giorno di
mercato e quindi, non essendo in una città turistica, mi sono trovato immerso
in un vero mercato malgascio fatto da mille bancarelle e costellato da una
miriade di odori.
Quei
begli odori che ti penetrano nel naso e che restano lì, stagnanti, come quello
del letame al sole o del pesce essiccato o delle arance fresche appena
sbucciate. Dopo più di due ore di cammino, usciti dal mercato, ci siamo
ritrovati dentro una festa di una scuola in cui erano allestiti dei piccoli
baracconi.
C’era
il gioco delle palle con cui buttare giù le lattine, un altro gioco fatto coi
sassi che non ho capito bene come funzionasse ed una splendida giostra coi
cavalli e le macchine costruite in legno su cui i bambini potevano girare
ridendo felicissimi.
Dopo
questa bella passeggiata e i soliti mille sguardi su quel bizzarro vahaza col
cappello di rafia in testa, siamo tornati all’hotel dove, sotto un bellissimo
bersò immerso nel verde, ci siamo gustati le nostre ottime arance fresche.
Poi,
al calare del sole, sono arrivati decine di uccelli simili a cicogne, che si
sono appollaiati negli alberi del nostro giardino e mentre tornavo nella mia
casetta ho trovato a terra una loro piuma, bianchissima ed immacolata, che
terrò come ricordo di questa fantastica giornata in cui ho potuto vedere il
Madagascar che piace a me…
Quello
VERO!!!
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